
L’estate, per molti, rappresenta un periodo di relax, avventure e momenti di svago lontano dagli impegni quotidiani. Ma quando le vacanze finiscono e si torna alla vita di tutti i giorni, per molte persone arriva un’ospite indesiderata: l’ansia da rientro. Questo fenomeno, noto anche come “post-vacation blues” o “stress da rientro” è un fenomeno psicologico, è una forma di stress psicologico che può manifestarsi con una serie di sintomi fisici, emotivi e cognitivi che rendono difficile riprendere la routine quotidiana con energia e serenità. Nonostante sia un fenomeno transitorio, può avere un impatto significativo sul benessere psicofisico dell’individuo.
Ma perché accade e come possiamo affrontarlo? Scopriamolo insieme!
Cause dell’ansia da rientro
L’ansia da rientro può essere spiegata attraverso diversi modelli psicologici, che considerano sia fattori interni che esterni.
Tra le principali cause troviamo:
- Cambio di ritmo: durante le vacanze, i ritmi di vita si rallentano. Non ci sono orari rigidi, sveglie presto o scadenze da rispettare. Il ritorno alla routine lavorativa o scolastica richiede un rapido ripristino di questi ritmi, il che può generare carico di stress fisiologico che si manifesta come ansia.
- Pressione sociale e lavorativa: il ritorno al lavoro spesso coincide con un accumulo di attività arretrate, e la sensazione di dover “recuperare il tempo perso” può generare preoccupazione. A questo si aggiunge la pressione sociale, che talvolta ci spinge a dimostrare di essere subito al massimo delle nostre capacità, senza considerare la necessità di un periodo di adattamento.
- Sovraccarico cognitivo: il ritorno al lavoro è spesso accompagnato da un accumulo di compiti e scadenze che possono generare una sensazione di sovraccarico cognitivo. Questo fenomeno è amplificato dalla sensazione di dover recuperare il tempo “perso” durante le vacanze, il che può generare uno stato di allerta costante e una difficoltà a concentrarsi.
- Perdita del controllo autonomo: le vacanze rappresentano una parentesi di libertà, durante la quale si possono fare scelte dettate esclusivamente dal proprio piacere. Tornare alla quotidianità significa spesso dover rinunciare a quella libertà per far fronte a responsabilità e obblighi può indurre una sensazione di perdita di controllo, associata a stati d’ansia.
- Disallineamento delle aspettative: molti vedono le vacanze come un “rimedio” per lo stress accumulato durante l’anno, aspettandosi che bastino poche settimane di riposo per sentirsi completamente rigenerati. Quando al rientro ci si rende conto che la sensazione di benessere svanisce in fretta, può nascere una delusione che alimenta ulteriormente l’ansia.
Sintomi dell’ansia da rientro
L’ansia da rientro può manifestarsi in diversi modi e non tutti ne sono colpiti allo stesso modo. I sintomi possono essere sia sintomi psicologici che somatici. I più comuni includono:
- Senso di malessere generale: questo può includere sintomi fisici come mal di testa, stanchezza e tensione muscolare, disturbi gastrointestinali e alterazioni del sonno, come insonnia o sonno frammentato.
- Tristezza e irritabilità: la difficoltà a trovare entusiasmo nel rientrare alla routine può portare a una sensazione di malinconia o irritabilità.
- Difficoltà di concentrazione: tornare al lavoro o allo studio e sentirsi mentalmente “bloccati” è un altro sintomo frequente. Questo può essere accompagnato da un senso di inefficacia percepita nel gestire le proprie attività
- Senso di sovraccarico: la sensazione di dover gestire troppe cose contemporaneamente può portare a una forma di ansia paralizzante.
Come superare l’ansia di rientro
Fortunatamente, ci sono diverse strategie che possono aiutare a gestire l’ansia da rientro e a rendere il ritorno alla routine meno traumatico:
- Pianificazione del rientro: invece di tornare immediatamente al lavoro il giorno dopo il rientro dalle vacanze, è consigliabile pianificare un periodo di transizione al termine delle vacanze, che permetta all’individuo di adattarsi gradualmente ai ritmi della vita quotidiana. Questo tempo può essere utilizzato per riorganizzarsi, riprendere gradualmente il ritmo e affrontare il ritorno con maggiore serenità.
- Impostare piccoli obiettivi: non pretendere di essere subito al massimo delle tue prestazioni. Stabilire piccoli obiettivi giornalieri ti aiuterà a riprendere il ritmo in modo graduale e sostenibile.
- Mantieni abitudini salutari: continuare a seguire abitudini salutari, come fare attività fisica e mangiare in modo equilibrato, può aiutare a mantenere l’energia e a ridurre lo stress. Anche momenti di relax, come una passeggiata all’aria aperta o una sessione di yoga, possono essere di grande aiuto.
- Integrare la vacanza nella quotidianità: una buona strategia per ridurre l’impatto del ritorno è integrare nella routine alcuni elementi che ti hanno reso felice durante le vacanze. Questo potrebbe significare ritagliarsi del tempo per hobby, continuare a dedicarsi a letture piacevoli o preparare piatti che ti hanno colpito durante il viaggio.
- Accettare le emozioni: è normale sentirsi un po’ giù dopo una pausa piacevole. Accettare questo stato d’animo, senza giudicarlo negativamente, può aiutare a superarlo più rapidamente. L’uso di tecniche di mindfulness e rilassamento, come la meditazione e la respirazione diaframmatica, può aiutare a ridurre l’attivazione fisiologica legata allo stress e a promuovere uno stato di calma interiore. Questi interventi sono supportati da numerose evidenze scientifiche che ne dimostrano l’efficacia nel trattamento dell’ansia.
- Prossima vacanza: pianificare la prossima vacanza, anche solo mentalmente, può darti qualcosa di positivo su cui concentrarti. Focalizzarsi sul futuro e pianificare attività piacevoli può fornire una prospettiva positiva sul futuro e aiutare a mantenere la motivazione. Questo approccio favorisce un orientamento verso obiettivi futuri e riduce la ruminazione sul passato. Sapere che ci saranno altre pause in futuro ti aiuta a sentirti meno sopraffatto dalle responsabilità quotidiane.
L’ansia da rientro dalle vacanze è un fenomeno psicologico comune ma gestibile, sebbene possa sembrare difficile da affrontare, con le giuste strategie può essere gestita efficacemente. È importante ricordare che il ritorno alla routine non deve essere visto come la fine del benessere, ma piuttosto come una fase di transizione in cui prendersi cura di sé è fondamentale. Con un approccio consapevole e pianificato, è possibile riprendere il controllo della propria quotidianità e trasformare l’ansia in un’opportunità di crescita personale.